tra le varie abbronzature originali ora posso vantarne una modello canottiera con ciambella attorno al collo (e collo relativamente tranquillo) solcata da una striscia bianca tipica di fascetta reggi bicchiere da degustazione. Il tutto oggi al camminmangiando. Per dare un’idea immaginate di camminare per 12.5 km dalle 11 alle 18 sotto il sole (ma al riparo in alcuni punti tra boschetti e vigneti, mangiando a tappe varie prelibatezze piemontesi, dal salam d’la duja alla panisca, al brasato salsiccia e polenta (con oltre 30 gradi) al gorgonzola e la toma, il tutto innaffiato da svariati vini. Cibi ottimi e porzioni piu’ che soddisfacenti, confesso di non apprezzare molto i vini della zona (Fara, Ghemme, Gattinara), li trovo un po’ troppo pesanti, menzione pero’ alla Valentina, vino barricato dall’aroma intenso, e ai nebbioli “plain vanilla”. Alla fine si e’ pure stanchi ma di quella stanchezza mista a soddisfazione.