Il Natale rende cattivi.
Ma no,state tranquilli,il titolo e’ un po’ ad effetto, di quelli che abbondano sulle pagine dei giornali. Una versione piu’ corretta sostituirebbe a Natale “periodo natalizio”. Uno dei motivi che imho contribuisce a qesto stato di inselvatichimento e’… il traffico. Sciami di macchine e persone intasano strade e citta’ alle ricerca del RE_galo a cui dichiarano fedelta’ e sudditanza secondo i dettami del codice consumistico. Aggiungiamo a questo pattern consolidato qualche macro/micro perturbazione del sistema dei trasporti e la risultante sul vettore della frustrazione personale e’ qualcosa di prossimo ad un giorno di ordinaria follia (oltre la semantica, il film, avete presente ?).
Comunque di fronte a tutto questo amalgama negativo ci sono due strade : una continuare come se niente fosse scontandone le conseguenze in termini di incremento del ph degli acidi nello stomaco e di imbruttimento del karma, oppure reagire, e visto che e’ Natale, pensare ad un bambino piccolo piccolo che viene al mondo, se siete Cristiani il fatto di sapere che si tratta financo di Dio dovrebbe bastare a fornire gioia e meraviglia, se avete un bambino in casa ancor meglio, ma comunque sfido a trovare qualcuno che di fronte ad un bambino non riesce a tirar fuori un sorriso, loro ce li regalano cosi’ e noi non vorremmo regalarlo a qualcun’altro ?
Funziona, credetemi, l’altro giorno vedere un popino nel parco davanti all’ufficio arrampicarsi su un giocodondolo di quelli con la megamolla ed essere bello soddisfatto e con la mamma che gli dice: "piu’ energia!" lui ridendo si stradondola come fosse un folletto Milka Luflée e dice "facio enegia facio enegia" mi ha fatto dimenticare quasi due ore di traffico per arrivare al lavoro. Sembra banale, bene, se riuscite a far durare quel sorriso un po’ di piu’ di quanto non vi verrebbe da se’, siete gia’ ad un buon punto.