un weekend intenso, denso di chilometri in treno per raggiungere l’ urbe, dove invece di solito per lavoro vado con l’aereo delle 7 di mattina e ritorno in giornata. Chilometri macinati a piedi, perche’ non da soddisfazione fare il giro dei musei vaticani, in una mattina, meglio farlo due volte perche’ si sa’ la seconda volta vedi meglio alcune cose che ti sono sfuggite, e poi via in salita a piedi sul cupolone. Sapori nuovi, dalla granita al cocco e fico da Giolitti (onestamente non entusiasmante) al gelato al pecorino, (ah pero’) e poi ancora camminare, che se per caso senti che il tuo piede sta per generare un vulcano e il ginocchio scricchiola, camminandoci ancora dopo un po’ forse non fa piu’ male (o non ci fai caso) perche’ sono tante le cose da vedere e fare. E poi, last but not least, le scoperte grazie al cugino che conosce i luoghi e la materia, dei significati simbolici e di tesori dell’arte religiosa come la basilica di San Clemente. Ora pero’ quasi quasi mi farei un weekend sintetico in mezzo alla settimana, di puro relax, almeno nei sogni.