A volte le città ti riservano sorprese: l’immagine di Trieste che avevo era fredda e distante, sarà perche’ ci sono stato qui alcune volte per lavoro tipicamente in inverno, arrivarci ieri sera, dopo cinque ore di macchina da milano sicuramente mi ha fatto percepire la distanza, ma poi … affollamento di macchine e gente sul lungomare, arrivati nella citta’ spazi architettonici recuperati (c’e’ una mostra su Wharhol che inizia sabato) , e ancora gente, giovani, bar e pub pieni, insomma atmosfera da posto di vacanze. L’hotel Miramare e’ piuttosto hi-tech : lampade Artemide (Tolomeo e Tizio) in camera, dove c’e’ anche un flat da 23” con jukebox mp3, uso del grigio post-industriale, e wi-fi via tin che scopro avere un roaming con vodafone, quindi ricevuta la password sul mio cell posso bloggare (aggratis spero) e controllare le ultime e-mail. comunque per il lato sorprese, arrivare nell’hotel all’una di notte e sul mare che e’ proprio di fronte vedere ragazzi e ragazze che fanno il bagno tranquilli e giocosi, risvegliarsi la mattina (tu tutu tututtutu) e vedere alle sette signori anziani già sul lungomare e che fanno il bagno… e’ tutto un ciclo.