C’e’ una magica citta’ … per arrivare a Olympos facciamo il cambio tattico con una Suzuki Jimmy : ci sono una ventina di km di sterrato, niente di impossibile, anzi la strada e’ piuttosto larga e si vede che e’ un cantiere, non mi stupirei se prima o poi l’asfaltassero. Sembra infatti che solo recentemente una strada colleghi la parte nord a quella sud di karpathos, altrimenti raggiungibile via mare. Questo spiega le tradizioni conservate a olympos come le donne vestite con i costumi tipici.
Se poi oggi questa sia solo una trappola per turisti puo’ essere : il vecchietto che vede arrivare il bus e inizia a suonare la zampogna completa il quadro. Cio’ non toglie che il paese arroccato con le sue decorazioni abbia un suo fascino. Interessante anche la chiesa della dormizione di Maria. La strada per arrivarci e’ un viaggio nel viaggio : consiglio un paio di brani : Ectasy of Gold di Morricone (penso si chiami cosi’ insomma quella usata anche dai metallica per aprire S&M;) per il panorama epico e Dust in the Wind dei Kansas per la quantita’ di polvere che tirerete su e se avete una jeep aperta (come la nostra) che vi fara’ molta compagnia. Scendiamo poi verso Diafani un piccolo villaggio e porto dove in una taverna incontro quello che sembra me da piccolo : stesso viso e oltretutto si chiama pavlo… Non paghi del fuoristrada andiamo alla spiaggia di Vananda qualche km di sterrato ripido e più’ impegnativo, e’ una piccola baia di ciotoli abbastanza riparata e con chiesetta sovrastante. Per scrollarci propriamente la polvere di di dosso puntiamo su agios nicolaos : villaggio con spiaggia attrezzata e doccia. Il giusto relax prima di tornare in hotel. Cena al ristorante elleniko in centro a pigadia, buoni i macarounes che ormai ci hanno conquistato.