Lo sapevamo: non poteva durare per sempre.
Eppure quanta strada abbiamo fatto insieme, momenti unici e (ir)ripetibili e tanti ricordi, da soli le levatacce alla mattina per prendere l’aereo delle 7 o in compagnia come al tour di Ani nel 2001 tra Rimini, Firenze e Roma e Roma, all’ Elevatore, dove mi ricordo non ti sei tirata indietro: io te e 5 ragazze tutte in una volta.
E quando ti ho caricata di pesi e bagagli alle terme o con il set di batteria della mia migliore amica? o portando a casa amici che avevano settimane di cose con loro sfidando le leggi della fisica ?. Certo ci sono stati momenti difficili, come quando mi stavi dicendo: “mah non sento quel solito beep” e ti sei beccata la sbarra in fronte, oppure quando mi avevi fatto capire che avevi bisogno di un controllino e ti sei piantata davanti all’ingresso del parcheggio con tutti dietro che dovevano entrare. Non ti sono mai piaciuti i panettoni: hai sempre preferito il pandoro. Ti ricordi quando pensavo che avessi un po’ di raffreddamento e ti sforzassi inutilmente e tu caparbia invece spingevi quel panettone padano ben lievitato ? o tre anni fa ad Antibes dove quando si e’ di fretta si sbaglia e il panettone basso e gnecco provenzale ti ha regalato una targa come gli orologi fusi di Dali’?, che tenerezza essere tornati li’insieme la scorsa estate, il tuo canto del cigno quando gia’ sentivo un po’ la pesantezza degli anni passati.
Dopo quasi otto anni e 142.000 km, ciao ciao cara macchina e grazie per tutta la strada insieme.