C’e’ un analogia tra la musica e internet, almeno dal mio punto di vista, si tratta di due media che lasciano spazio personale all’interazione. Voglio dire : dopo aver ascoltato buona musica ti viene voglia di crearla, o per lo meno, ri-crearla. Cosi’ come internet, ti imbatti un sito fatto bene e ne puoi trovare ispirazione per creare qualcosa, cosa che non accade che ne so’ con la televisione o il cinema.
Ho avuto strumenti musicali in giro da quando ero piccolo, ma diciamola tutta, sara’ il mio scarso talento musicale o il fatto di avere molti interessi diversi, non e’ che abbia approfondito mai bene o sappia suonare decentemente qualcosa, specialmente ora.
La cosa che mi colpisce e’ che grazie alla tecnologia ora su un pc normalissimo si riescono ad avere a disposizione strumenti virtuali e sonorita’ che un tempo avrebbero
richiesto solo l’originale. Certo la storia della sintesi elettronica del suono e’ lunga ma e’ anche interessante vedere che in molti casi va a ritroso : cercando di recuperare sonorita’ analogiche proprie di strumenti di 30 o 40 anni fa. : un esempio l’organo B4 della Native Instruments che riproduce a mio parere in maniera notevole il suono mitico dell’Hammond B3. Non solo l’orecchio ma anche l’occhio e’ soddisfatto, vedete i dettagli sul loro sito.
Si tratta comunque di strumenti a tastiera, quindi con un input “digitale”, la mia ultima scoperta invece e’ la possibilita’ di riprodurre il suono di ampli a valvole e di pilotarli con una normale chitarra elettrica, et voila’ con Simulanalog (oltretutto freeware) basta infilare il cavo della chitarra nel line in della scheda audio e trovarsi in uscita il suono di un Marhall JCM900 o un Fender Twin del 1969.
Certo, poi bisognerebbe saperla suonare, ma quello e’ un altro discorso