Un gruppo di signore vestite di bianco con una coroncina in testa canta canzoni incomprensibili, la direttrice del coro ispirata le guida con il sorriso mentre una versione di Marlene Dietrich aspetta seduta, arriva un barcone, non si capisce chi sia il personaggio , c’e’ anche una capretta bianca poi consegnano una targa, alla sera rivediamo la scena, in TV, e in libreria da ogni parte rispunta fuori lui .
Un negozio di didgeridoo spettacolare, mai visti cosi’ tanti e di qualita’ in una sola volta.
E che dire di un negozio di sigari dove il tempo sembra si sia fermato, di una classe ed eleganza notevole, da parlare sottovoce.
E di quello di amache ?
E si potrebbe parlare anche delle case, che si estendono in profondita’ e in altezza, con gradini delle scale che sfidano la gravita’ e alcune facciate sghembe o aggettanti, e giusto sotto il tetto, il gancio per la carrucola, forse perche’ proprio e’ impossibile portare su qualcosa ai piani alti passando per le scale.
E l’equilibrio tra edifici classici, tipizzati e evoluzioni moderne.
E la zuppa di piselli con salsiccia e le torta di mele in un posticino carino (e con un ottimo valueformoney) Si potrebbero dire anche molte altre cose su un weekend ad Amsterdam ma non sono state scritte in questo blog.