there’s magic in the night

Lascio perdere in partenza l’idea di fare una “recensione” del nuovo disco di Springsteen : Magic, mettiamola così, da quando venerdì entrando da mediaworld lo trovo già lì con un giorno di anticipo e lo porto a casa non ho smesso di sentirlo, nell’ipod, sul divano, in macchina col pretesto di fare qualche chilometro in piu’ per non far finire una canzone. Ci sono echi di suoni già sentiti ma anche sfumature struggenti, non diventerà forse una pietra miliare della sua discografia ma emoziona : ho perso il conto delle volte che ho sentito la title track, sara’ che e’ breve, meno di tre minuti e quindi il rewind si impone; mi fa venire un sottile brivido, apparentemente tranquilla ma basta leggere il testo e scoprire come vira verso scenari per nulla rassicuranti. In tutto il disco c’e’ energia ma anche spaesamento, non ci sono troppe certezze ma dubbi : ” Trust none of what you hear And less of what you see” dice in Magic e nelle varie tracce mi sembra sia assente anche quella dimensione “spirituale” che spingeva a rialzarsi come in The Rising.
Ci sono chitarre in molti strati e la batteria che rimette in marcia la band, il sound è “coerente” nel disco, cioè ci sono molte canzoni interessanti, forse non troppo diverse tra loro e questo è uno solo dei punti di contatto con un altro disco che sto apprezzando in questo periodo : Lifeline di Ben Harper, ma lascio al prossimo post l’argomento, nel frattempo una buona lettura su Magic è questo post dal blog di Ermanno Labianca

note d’autunno

la stagione appena iniziata sta portando dei frutti musicali interessanti, i nuovi dischi di Ben Harper, Bruce Springsteen, il ritorno in italia di Ani DiFranco… vediamo se riesco a vincere la pigrizia, la lista infinita di cose da fare e anche i piccoli malanni che arrivano col calare delle temperature per scrivere qualcosa

the value of 5 minutes

Qualche tempo fa una mia amica ha postato un pezzo interessante sul valore del tempo a questo potrei aggiungere oggi un nuovo significato : to realize the value of 5 minutes try being in a self-organised queue to get tickets for Springsteen and see they’re just over when it’s almost your turn.

Per quanto avessi preso una mezza giornata di ferie, sarei dovuto arrivare prima in modo da essere almeno 55esimo. Ripensandoci è lo stesso negozio dove 19 anni fa avevo preso i biglietti per il mio primo concerto di Springsteen; in coda c’erano molte persone con molti più capelli bianchi dei miei, chi prendeva biglietti per se e chi magari per i propri figli.

flashing thru the weeks

due mesi senza postare penso siano il gap piu’ lungo da quando questo blog e’ online. il tempo scorre veloce e guardandomi indietro ho solo flash rapidi come illuminati da uo strobo nella notte. A luglio si e’ viaggiato ancora per lavoro, verso trieste scoprendo l’insospettabile ripostiglio per la giacca su un vecchio intercity a cui si accede ruotando di 90 gradi lo schienale. Sono tornato in Portogallo, a Porto vagabondando tra viuzze e case decadenti e poi ancora a San Marino, scoprendo un negozio di strumenti musicali notevolissimo e in un altro negozio incontrando un commesso audiofilo i cui consigli hanno influenzato complicandola la scelta dell’acquisto del sistema audio. Il tutto per concludere in bellezza con viaggio a Madrid ritornando sui luoghi di un capodanno di qualche anno fa.
Quest’anno (almeno per ora) niente aggiornamenti nella sezione viaggi avendo optato per avviare la casa nuova, tra scelta di sistemi per l’home entertainment, assemblaggio di scaffali e scarpiera, cablaggi vari e assortiti e un’infinita’ di cose da fare.
Agosto se ne e’ andato e settembre ha visto il ritorno di impegni di lavoro assortiti che rendono il mio calendario di outlook una scacchiera colorata. ora si tratta di far incastrare tutti i pezzi di nuovo e continuare perche’ il tempo non si ferma comunque.

ermo colle

In un mese questa e’ la seconda volta che mi capita di passare (per lavoro) dalle Marche, verosimilmente almeno una dozzina di anni di latitanza. Cosi’ dopo un viaggio Milano-Fabriano segnato dal crescendo di temperature registrate (si e’ visto un 39 gradi e non era febbre) siamo approdati la sera in quel di Recanati, attraversando colline , campi di grano e girasole e cave assortite. L’hotel Gallery e’ decisamente carino ed elegante, nel centro storico ma assolutamente recente, dalla terrazza si gode della vista sulla vallata e in camera c’e’ internet high speed aggratis (via lan) Altri dettagli : il condizionamento si piazza su off appena si apre la porta della terrazza e nel bagno lo specchio ingranditore per farsi la barba (essenziale per me) ha una forma quadrata invece del solito tondo . La sera una brezza che ripagava della temperatura africana ci raggiungeva al ristorante Torre Antica , non male la coda di rospo in potacchio . Al risveglio stamane il sole gia’ sembra promettere una bella giornata, ma la temperatura e’ ancora gradevole.

Lisbon Story part II

La seconda giornata a Lisbona mi ha lasciato un dolce sapore in bocca, metaforicamente ma anche merito del bolo de arroz e soprattutto del pastel de nata , il primo una sorta di muffin cilindrico con farina di riso (arroz) e il pastel dove una delicata sfogliatella, piu’ leggera di quella napoletana per capirci, abbraccia un nucleo di dolce crema pasticcera.
L’altra cosa che mi viene in mente e’ la facilita’ con cui si riesce a trovare e fermare i taxi dal particolare colore avorio, un aspetto utile specialmente se per lavoro bisogna passare in fretta da un posto all’altro, oltretutto tariffe per spostamenti cittadini sotto i cinque euro che a milano scattano praticamente appena saliti. Ci sarebbero altre cose, e molte di piu’ che vorrei approfondire, magari in una prossima visita da viaggiatore.

Lisbon Story part I

L’ultima volta che ero stato a Lisbona avevo 15 anni, meno della meta’ di quelli che ho ora. Oggi invece sono qui per lavoro, pero’ tra una visita e l’altra e un po’ di passeggiata serale sto scoprendo una città interessante, un misto di scorci antichi e un po’ decadenti e molte costruzioni rinnovate e moderne. Il palato e’ stuzzicato dai piccoli ristoranti e ieri non mi sono fatto mancare il classico bacalao al forno ma anche le pastelerie mi tentano con temibili bombe caloriche a cui e’ difficile resistere. Tra le immagini architettoniche che mi hanno colpito, l’elevador de santa justa e la zona di baixa chiado. Il sole splende ancora fuori e vediamo di esplorare ancora qualche angolo prima di far ritorno a casa domani.

Parlami, come il cielo con una piastrella

Sto cominciando ad abituarmi al mio nuovo palmare/cellulare: il BlackBerry 8800, una piastrella nera elegante, con tastiera qwerty bonsai. Proprio per ovviare alle limitazioni della tastiera ho esplorato le funzioni di chiamata vocale e qui la sorpresa : a differenza di altri (es Nokia) dove veniva registrata la tua voce e confrontata durante la chiamata vocale, qui un diabolico dispositivo alimentato da un motore ad improbabilità confronta la tua voce con quella che sintetizza dai nomi dell’agenda interagendo con voce femminile con l’utente. Il risultato al primo utilizzo mi ha provocato una ridarola irrefrenabile che, combinata con lo yogurt activia noci e avena, ha fatto sentire i miei addominali come dopo sessioni di piegamenti selvaggi.
Rende poco scritto, ma giusto per farsi un’idea:

bb: pronuncia un comando
ciampa : chiama acasa
bb : hai detto chiama akasaa’ (bushidoooo) ?
ciampa : ehm cough muhahaha
bb : atene ufficio connessione in corso
ciampa : e che ca***

bb: pronuncia un comando
ciampa : chiama mamma
bb: chiamo annalisa
ciampa : noooo tonto non capisci
bb : nessuna corrispondenza

bb: pronuncia un comando
ciampa : controlla copertura
bb: batteria livello discreto , segnale buono ,campo ricezione cellulare e blackberry
ciampa : anvedi
bb: chiamo segrete’ria
ciampa : ma chi te l’ha detto ???? ahoooo