in questo silenzio in ufficio (quasi tutti in meeting), provvidenziale per la quantita’ di cose che ho da pensare e da buttar giu’ in una qualche forma leggibile, l’arrivo sulla mia scrivania dei biglietti per il concerto di Springsteen nel giugno 2003 mi lascia piacevolmente sorpreso
Autore: paolo
la mattina non era iniziata bene, stipare almeno 35 persone in una conference room dalla quale un grosso tavolo (tipo doppio tavolo da pingpong) era stato diagnosticato come inamovibile sarebbe stato improponibile. Le motivazioni della inamovibilta’ erano variopinte e variegate spaziando da quelle tecniche delle quali si poteva dubitare guardando per bene, a quelle logistiche a commerciali, al fatto fondamentale delle risorse : chi fa cosa. E’ incredibile come problemi semplici si possano complicare per dei discorsi inutili, sperando forse che i tavoli si spostino per via di magiche procedure, sara’ che io sono molto per le cose dirette ma preferisco rimboccarmi le maniche e fare anche lo spostamobili se serve piuttosto che sprecare fiato,almeno ora lo posso aggiungerere al mio cv : proactively seek operational effectiveness on how to implement direct change into pollinisation layout strategy,ganzo neh ? manco fosse uscito dal mission statement generator di Dilbert
Movimenti inerziali e dinamiche interpersonali
ci sto riflettendo, su questo attapiramento catatonico che sembra aver la meglio su di me, o meglio se svariate persone che mi conoscono e con le quali capita di passare qualche momento mi domandano, ma tutto bene ? stai in forma ? e dai sorridi … ci deve essere un qualcosa di segnaletico, in realta’ penso che semplicemente ci sono momenti di saturazione, senza un effettivo overload, un po’ come quando registrando il recente concerto dei coldplay i microfoni andavano in distorsione senza che la registrazione fosse effettivamente clippata (ok mi rendo conto che ‘sto esempio lo capisco io e ben pochi altri. In other words e’ semplicemente quando ci sono troppe cose relativamente nonstruttrate e not-so-exciting che ruotano attorno, e’ come una pagina web piena di parole, senza il contorno di spazio attorno per farla respirare. A volte e’ utile una pausa, magari forzata perche’ non sei fisicamente al 100% della forma per prendere coscienza di dove si e’ , per capire magari what kind of paradise am i looking for? i’ve got everything i want and still i want more Per capire che fondamentalmente l’importante attraverso gli alti e bassi e’ rimanere accesi, ON e ricordare che era giusto un anno fa quando un bellissimo interruttore si e’ acceso e ad oggi non ne vuole sapere di spegnersi
penso si sia proprio il lavoro che e’ stressante, vedo una mia collega emulare piuttosto bene il gatto assistant di excel, dobbiamo preoccuparci ?
se dovessi misurarmi la pressione ora direi che mi sembra decisamente bassa o forse no, comunque era solo per trovare un alibi ad un certo feeling inerziale che si manifesta prettamente in orario diurno lavorativo
La cerimonia del tè si fonda su quattro principi fondamentali : wu (armonia), kei (rispetto), sei (purezza) e jaku (tranquillità)
la lancetta e’ abbastanza sul rosso, un giorno di ferie puo’ aiutare
per la serie blogging everywhere non posso esimermi dal postare un paio di righe proprio da questo grattacielo a forma di matitone a Francoforte, che dire, non avevo proprio idea di cosa aspettarmi da questa citta’ ma ho trovato almeno un paio di cose in comune , seppur magari in scala un po’ ridotta con New York : i grattacieli e il freddo, come quando ero andato la’, nel dicembre 2000 mi sono bastati pochi metri fuori dall’hotel per capire che senza sciarpa avrei fatto fatica a resistere per una piccola camminata nella selva dei grattacieli downtown
e domani di mattina presto lesti lesti si parte per… Francoforte. adesso che ci penso e’ la prima volta che mi capita di visitare la Germania, se escludo una breve tappa di scalo sul volo per NY, un paio di anni fa, anyway sara’ un mordi e fuggi piuttosto rapido, aufwiedersen
Ho ricevuto un mail da cristo, anzi due. Come dire, mi ha sorpreso, mi son detto ma guarda l’evoluzione della comunicazione, mi aspettavo quasi un attach contenente delle istruzioni dettagliate per la vita eterna, invece mi trovo questo tipo che si fa pubblicita’ (unsolicited) al suo weblog. In effetti se fosse stato proprio Lui come esserne sicuro ? Cioe’ ci sarebbe voluto un meccanismo di autenticazione, che ne so, una chiave PGP altrimenti qualcuno avrebbe potuto propugnarti una chiesa dell’ottavo giorno e mezzo con un forum di discussione escatologico.
Per carita’ nel mondo artistico certi nomi religiosi sono stati usati senza problemi, Madonna non fa scandalo, non conosco Ronnie James Dio e mi sembra esista un’artista che si fa chiamare Christo (quello che impacchetta i palazzi). In altre religioni probabilmente una cosa del genere sarebbe intollerabile. Pero’, in questo caso di minor rilevanza la cosa mi da comunque un leggero fastidio, sia ben chiaro io credo in Cristo ma quellocon la C maiuscola sul serio, e l’utilizzo improprio del suo nome non lo ritengo edificante to say the least. Repetita iuvant sed laxant, il fatto di mandare due volte un mail non richiesto di sicuro non mi fa andare sul suo sito e tantomeno aggiungerlo nei siti che visito, semplicemente archivio il mail dritto dritto nel folder "spammer".