Una volta, nel 2002 citavo Nulla dies sine linea, poi nel 2006 mi sarei accontentato di un post al mese su questo blog. Ora devo usare questo post per almeno poter dire ” nullus annus sine linea“. Certo ora ci sono i vari social network per condividere quello che ti passa per la testa e di certo in questo anno ce ne sono state di cose memorabili, ma non sono state scritte, qui. Comunque non penso sia ancora giunto il momento di chiudere questo blog. Confidiamo nel futuro !
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England expects that every man will do his duty
arrivato dall’editoriale di Scalfari su Repubblica
un momento wabi sabi
Quasi 24 gradi sul terrazzo di casa, alle 22:30 di un giorno di settembre, buio e quiete, qualche rumore di auto in lontananza, piu’ vicini e udibili i grilli, le zanzare non ci sono piu’ e cimici ancora non arrivate. La temperatura e’ ideale per gustare delle hierbas ibicencas e fermarsi a pensare, anche a nulla , in questo momento wabi sabi e per ridurre l’inquinamento luminoso, spegnere anche l’ipad che sto usando per postare.
Questione di vita
Mi ha colpito la storia di Chiara Corbella Petrillo , una giovane madre che ha affrontato due gravidanze praticamente senza speranze per i nascituri e una terza regolare in cui ha rinunciato a curarsi per poter dare la vita a suo figlio, rimettendoci la propria. E’ qualcosa che così riassunto può essere giudicato tra l’eroico e l’assurdo nel senso di non giustificabile con logica razionale. Ed è proprio questo il punto : è una testimonianza della forza di chi affronta la vita affidandosi a Dio e a sua Madre e lo fa comunque con semplicità e gioia quotidiana.
l’estate che non vuole finire
trovarsi ancora al mese di ottobre in maniche corte e con 25-30 gradi e’ un’esperienza piacevole, considerata la gran parte dell’estate, fino meta’ agosto con temperature moderate (mi sembra di ricordare un articolo che diceva il luglio più’ freddo degli ultimi 60 anni). Poi da ferragosto che solitamente apre la porta alle prime piogge e freddo invece e’ arrivato il caldo torrido da picco dell’estate e da settembre questa piacevole coda lunga, eh si non ci sono più’ le stagioni di una volta
trasloco di lavoro
Ancora pochi minuti e poi dopo 14 anni nella stessa sede, da lunedi’ si trasloca in pieno centro a Milano. Per me sarà un miglioramento sul tempo che ci metto per arrivare in ufficio, riducendo soprattutto quello in tram/metro quindi poco sfruttabile per farci qualcosa. Penso che comunque un po’ di spaesamento iniziale ci sarà ma come tutte le cose ci si abituerà in fretta, per ora mi godo la visione dell’ufficio quasi vuoto e con tutti gli scatoloni imballati.
First eBook bought
e oggi per la prima volta ho comprato un eBook da leggermi sull’iPad : Cosa tiene accese le stelle di Mario Calabresi. Per quanto abbia già letto manuali, o altri free eBook, questo è il primo per cui ho potuto passare dall’idea di acquistarlo a iniziare a leggerlo in salotto in pochi minuti.
1 anno o 55
e dopo oltre un anno di silenzio ecco che ritorno a scrivere sul mio blog. Ed è pure un’occasione particolare, visto che dopo 55 anni la squadra di calcio della mia città ha appena vinto la partita che la porta in serie A. Da casa si sentono i caroselli di macchine e moto che festeggiano. L’attesa a volte viene ricompensata, speriamo con le debite proporzioni sia così anche per questo blog.
Il cigno nero vulcanico
Che il traffico aereo europeo potesse essere praticamente fermato per diversi giorni per la cenere dispersa da un vulcano islandese e’ uno di quegli eventi poco prevedibili e da ricordarsi.
Nel mio caso sono stato solo marginalmente toccato volando giovedì’ scorso dalla spagna in italia, ma considerato che dall’inizio dell’anno ho preso 16 volte l’aereo la cosa non mi e’ indifferente.
Forse c’e’ eccesso di allarmismo, un po’ come nel caso dell’influenza aviaria, ma ovviamente nessuno vuole essere su un aereo che cade per quel motivo. Sara’ interessante vedere come evolve la cosa, tra gli scenari di ritorno alla normalita’ in pochi giorni a quelli che rievocano il 1816,l’anno senza estate causa eruzione vulcanica, ma in un mondo decisamente meno interconnesso e senza aerei.
Tempo perso
L’interfaccia per il self check in di Iberia e’ veramente ben fatta, due click e due boarding pass per due tratte fatte, tanto tempo risparmiato al check in.
Peccato non basti per compensare le quasi due ore di ritardo in partenza, sto infatti scrivendo da dentro l’aereo ancora fermo sulla pista a Madrid.