L’arrivo del browser Mozilla Firefox sembra aver riportato il confronto nel mondo dei browsers, certo non sono le browser war dei tempi di netscape vs ie, comunque una maggiore attenzione a come si presentano (e ancor prima si realizzano i siti) non guasta. Dopo un po’ di mesi di utilizzo in effetti mi trovo bene, salvo che per una cosa che mi fa abbastanza girare : il tag title ovvero quella cosa per i non addetti che fa apparire i “tooltip” cioe’un pop up sopra ad un link, contenente di solito una spiegazione, un approfondimento o in alcuni casi nei forum la preview di un post, viene troncato a 60 caratteri e senza a capo. In rete ho trovato anche dibattiti sul fatto che IE visualizza anche l’attributo ALT di un immagine come tooltip e cio’ non e’ cosa buona, pero’ onestamente l’idea di non riuscire a leggere i tooltip non mi piace,meno male che qualcuno ha sviluppato l’utile extension Popup ALT che risolve il tutto, se usate Firefox o Netscape 7 io la raccomanderei
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sto tenendo d’occhio l’Alfa Brera dalla sua prima apparizione come prototipo a Ginevra nel 2002, ora che sono uscite le prime foto ufficiali devo dire che mi acchiappa non poco, certo bisognerebbe vederla dal vivo per capire se dopo 14 anni a guidare fuoristrada sono pronto per passare a tutt’altro genere. L’unica cosa che vedo al momento e’ che come larghezza (1,83) rischia di non passare dal mio garage, o meglio rimarrebbe uno spazio esiguo, che sia la volta che devo anche cambiare casa ?
inizio di anno ingolfato, almeno dal punto di vista del blog, in realta’ avrei voluto chiudere l’anno con il bilancio degli stimoli culturali (ovvero meno pomposamente, i cd che mi sono piaciuti di piu’ e altre amenita’ di nessun interesse per i visitatori) e iniziarlo con qualche appunto di viaggio sul capodanno a barcellona. non escludo di farlo, magari sfruttando la retrodatazione di blogger.com. In questa manciata di giorni di gennaio ho visto : il mio primo contratto firmato da un cliente nella mia nuova veste lavorativa, sopportato un vento gelido incredibile in un viaggio a ginevra, disagi paradossali nella mia vita di pendolare sul treno novara-milano, incontrato una persona interessante per un nuovo progetto sul web, ascoltato l’advance release del disco della mia cantante preferita mentre sto ultimando le traduzioni in italiano del disco, partecipato ad un evento in un hotel tres chic. E non solo, ho anche un’idea su una web community che mi piacerebbe proprio mettere in piedi, l’unico problema e’ che le ore di un giorno sono 24
Auditability : tradurrei questa parola come la capacita’ di rendere conto responsabilmente delle proprie azioni, in questo inizio d’anno la applicherei al rendere conto di cosa avviene dei fondi raccolti mediante gli SMS per il sostegno alle popolazioni nel sud est asiatico, o meglio questo e’ quello che mi aspetterei come destinazione di quello che anch’io come altri milioni di italiani hanno versato. Perche’ leggendo qui non ne sono cosi’ sicuro, su altri media si dicono cose diverse
nel caso che qualcuno pensasse che magari sia in vacanza alle Maldive o in altri luoghi colpiti dal maremoto e non stia bloggando per cause di forza maggiore…tranquillizatevi, certo se mi fosse capitata un offerta last minute come l’anno scorso per capodanno in quei posti l’avrei accettata e ora magari non sarei qui a bloggare.
Al di la’ dalle dimensioni di una tragedia che si fa fatica a comprendere, rimane il fatto che verosimilmente se non fosse avvenuta in luoghi turistici, qui localmente l’impatto che avrebbe suscitato sarebbe stato decisamente minore. In tutto cio’ sentire le persone che si lamentavano perche’ non erano riuscite a partire invece di ringraziare per lo scampato pericolo e’ proprio un segno di stupidita’.
La perfection est atteinte non quand il ne reste rien à ajouter, mais quand il ne reste rien à enlever.
You know you’ve achieved perfection in design, not when you have nothing more to add, but when you have nothing more to take away.
via the top 20 IT Mistakes to avoid
non e’ che mi aspettassi molto dall’ artigiano in fiera almeno che non avesse la stessa ressa dell’anno scorso agli o bej o bej, pero’ sono stato piacevolmente sorpreso, intanto dalla varieta’ degli espositori abbinata comunque ad un buon dimensionamento degli spazi, ovvero si poteva camminare tranquillamente senza sentirsi sardinati, infatti abbiamo girato dalle 16 alle 22 senza stancarci. E poi non immaginavo la parte enogastronomica con i vari punti ristoro tipico che abbinati alla voglia di girare hanno ci hanno visto fare aperitivo con birra scura tedesca accompagnata da dolce cilindrico ungherese, cena con primi piatti calabresi e vino ciro’ rossoe a seguire spezzatino tipico ungherese (ma con birra danese), te dolce alla menta fresca marocchino e giusto sulla via del ritorno, churros argentino…
Nella settimana che volge al termine ho passato un paio di giorni a Trieste, per lavoro; la cosa divertente, per la serie i casi della vita, e’ che avevo incontrato il cliente per caso durante il trekking alle samaria gorges, a creta nell’agosto scorso.
E’ interessante in trasferta parlare con persone che conoscono bene e sono appassionate dei loro luoghi, cosi’ magari si puo’ scoprire fuori dalle strade battute e note un ristorante molto apprezzabile per il pesce e il design minimalista che mi sento di raccomandare.
Lavinia !
Sempre su laifgheit redio stamane ho cercato di capire che canzone fosse quella che nel finale mi sembrava dicesse “my sweet lucia” cioe’ proprio lusia mi sembrava… invece dopo accurate ricerche direi che si tratti di lavinia dei The Veils, intrigante, da aggiungere alla lista dei must get
sapevo che prima o poi l’avrei trovata la canzone del post precedente : e’ “Songs We Used to Sing” di Edie Brickell, da Volcano