Sono tornato un po’ spiazzato dal concerto di Dan Bern a Sesto Calende,forse e’ solo perche’ ho bene in mente quello di Londra all’inizio del mese. Comunque, arrivo in questo parco Europa , entro e trovo in un locale un palco una tavolata di anziani, la cosa mi perplime e scopro che in realta’ suonano in un locale li’ attaccato, il locale in questione ha piu’ del circolo di paese che del bar sgrauso, se gia’ l’anno scorso a Gallarate non si puo’ certo dire che la folla fosse oceanica, qui ancora meno, saremmo stati 40 persone, un’atmosfera un po’ surreale, come se suonasse dentro il salotto di casa. Aprono i Greyhound Soul una band americana il cui cantante ha una voce alla Tom waits, piu’ giovane. Atmosfere alla Shivaree di Goodnight moon, ecco sottraete la tipa che sussurra e mettete il tipo dalla voce roca (il bilancio ci perde, almeno secondo me).
Arriva Dan e band molto rilassati, parecchi pezzi direi dell’ultimo album, o comunque non noti, non saprei dire se Dan fosse piu’ rilassato o scazzato, magari il fatto stesso di trovarsi in un posto molto piccolo e oltretutto nemmeno pieno e con gente seduta a tavolini rotondi forse non lo ha acceso a dovere, comunque performance onesta ma decisamente breve, penso meno di un’ora. dopo di che bye. Applausi, ma non ritornano, il batterista bello che bello si cala i pantaloni, rimane in costume e… si tuffa in piscina…
Alla fine il Carlini convince Dan a suonare ancora qualcosae lui dice di andar fuori con lui all’aperto sul bordo piscina e li’ appoggiato ad un muro, a distanza di un paio di metri suona 4 pezzi solo chitarra, e il primo e’ Thunder Road di Springsteen. Il fatto di essere stati li’ attorno a lui, come fosse un qualsiasi menestrello sconosciuto aggiunge ulteriore spiazzamento, really.
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Nullo mese sine pic.
in effetti l’acquazzone zippato mi ha solo sfiorato, entri col sole in staz. cadorna esci dopo un secondo e diluvia, una fermata di metro e ancora sole.
Parola del giorno : Phrenology, ispirata dall’ascolto dell’omonimo disco dei The Roots (courtesy del mio collega G.) a cui ha fatto seguito download del video di Seed 2.0, direi che la canzone e anche il disco in generale, pur non essendo il mio genere, spacca. btw l’acconciatura del batterista mi ricorda di quando avevo 13 anni…
highlights del w/e trascorso : Matrix Reloaded, diciamo che non era facile fare il seguito di un film veramente cult,e qui probabilmente per quanto gli ingredienti fossero sostanzialmente gli stessi, le dosi forse non erano cosi’ azzeccate, duelli un po’ troppo lunghi come pure la parte pseudofilosofica, pero’ rimane comunque un filmone roboante. Totally unrelated : Camogli, sole e focacce assortite, yumm.
evidentemente i quattro giorni della settimana scorsa passati in piedi hanno fatto defluire il sangue nelle zone basse per cui non ne ho abbastanza in zona cerebrale per bloggare ottimamente, assodato che la dieta degli ultimi giorni per rialzare la pressione a base di pizza diavola e focaccia con salame piccante non ha prodotto effetti significativi potrei pensare a quattro giorni appeso con le cavigliere a testa in giu’ per riequilibrare il flusso oppure in alternativa svariati giorni sdraiato su una spiaggia forse non sarebbero pure male
col cielo nero che c’e’ fuori e i fulmini orizzontali, qui a Milano mi aspetto che passi l’Estremo direttamente da Twister per fare delle ricerche
e via per un’altra giornata di lavoro, oggi idealmente un po’ piu’ light e gia’ si intravede la luce alla fine del triduo di demo
giornata masssssiccia, demo all day, e praticamente no stop dalle 11 alle 17, potrei far mia la battuta di wall st. : lunch is for wimps, in effetti non ho mangiato nulla e sento che sto quasi per svenire, per non parlare della voce che sta andando via, poi i clienti italiani hanno il loro stile, arrivano sulla postazione e cominciano a schiacciare di qui e di li’ mettendo a rischio screen costruiti con pazienza e dedizione, touching is believing.
ed eccoci qui in uno scatolozzo blue puffo a fare demo di prodotti tecnologicamente avanzati, in quel di Ginevra, oggi clienti austriaci, schvizzeri e greci, ale’