segnali di fumo

Il tempo scorre e riemergo su queste pagine, come un torrente sotterraneo, mi spiace aver lasciato a meta’ gli appunti di viaggio in provenza e camargue… mi sento un po’ in colpa… il tempo è sempre lo stesso… scorre e scorre ed onestamente lo sto dedicando ad altro. Di più interessante?.. a volte.. di sicuro più impegnativo a causa dei vari viaggi di lavoro, dei tentativi (per ora poco riusciti) di domare la “PAVONI” e di bere un caffè accettabile e della scoperta che…da figlio unico.. forse un po’ viziato, il vivere da solo comporta il dedicare non poche ore alla casa..
Non mi reputo maniaco dell’ordine e della pulizia, ma almeno sapere dove sono le cose, o meglio avere un posto dove ritirare cose (lavate e stirate).. beh è molto meno banale di quanto possa sembrare. E vi assicuro che casa grande non corrisponde a spazio grande. Paradossalmente due armadi a tre ante ante non bastano, per due persone, se non si perde un po’ di tempo a riporre accuratamente il tutto, con un po’ di criterio. ora cmq continuo a vedermi il mio dvd. era solo per dare un segno di vita.. Ehi ci sono ancora!!!!!

Spring full moon break

Finalmente si riprende a viaggiare, e grazie ad una funzione di blogger.com che consente di postare via email si possono condividere appunti di viaggio facilmente in mobilita’.
Abbiamo deciso di tornare ad approfondire le terre di provenza e camargue e la prima tappa ieri e’ stata di avvicinamento :400 km da novara a st.raphael che col traffico ligure prepasquale ha richiesto 6 ore permettendo di vedere la luna piena quando il vento impetuoso spazzava le nuvole. Il nuovo acquisto garmin ci ha guidati fino all’hotel, il brutto tempo invece si deve essere perso visto che stamane splende il sole a st.raphael. Un po’ di vento… Ma puo’ aiutare a muovere i 2 t di macchina e raggiungere prima la ns prossima tappa….

gone with the wind

Nell’attesa di riprendere una sana attivita’ di viaggi di piacere di cui scrivere, potrei recuperare alcuni frammenti di viaggi di lavoro fatti di recente: nell’ultimo mese due trasferte londinesi e in mezzo una trieste. Gli ultimi due viaggi sono stati accumunati dal vento : bora triestina che faceva ballare non poco il mini aereo in partenza da Ronchi del Legionari (prima volta che provo il Milano-Trieste e direi anche ultima : meglio treno o macchina) e lunedi’ scorso l’avventura di volare da milano a londra in una giornata decisamente tempestosa : uscito dall’ufficio alle 14 con cambio di volo da malpensa a linate e arrivato in hotel a londra per le 23.

Ma ci sono anche le cose positive e sul lato non lavorativo , aver sperimentato a trieste questo ristorante : Antico Panada con un’ottima tartare di tonno e linguine con calamaretti rinforzati, a Londra le colazioni con cinnamon swirl e cinnamon dolce latte da starbucks e provato l’ebbrezza di attraversare un fiume in battello per andare dall’hotel in ufficio ed ora nel momento che paziento per l’ennesimo ritardo del volo, a Heatrow sentire una maestra giapponese che declama ininterrottamente almeno da 20 minuti non so cosa ai suoi alunni.

Why do you have to go and make things so complicated?

Ho spesso pensato di amare le cose complicate, ma forse in effetti mi e’ solo piaciuto pensarlo.

Un esempio per contestualizzare : da anni e anni in casa dei miei ho usato macchine da caffe’ Saeco “automatiche” : una volta scelto il grado di macinatura , premendo un bottone, macina ed eroga espresso cremoso modello bar. Ora per la casa nuova attratto dallo stile vintage e forse non troppo conscio delle implicazioni ho preso una Pavoni Europiccola. Se posso essere soddisfatto dell’impatto visivo ammetto che dopo i primi due giorni mi rendo conto del numero di variabili in gioco : grado di macinatura, dosaggio , pressione del caffe’, temperatura e uso della leva (oltre ad altre che suppongo tipo allineamento astrale, interferenze di campi di forza) che rendono il risultato finale ancora lontano dall’essere ottimale. Ma la pazienza e’ un’altra virtu’ di cui mi piace pensare essere dotato

lag time

Che il tempo sia quindi una risorsa scarsa e’ ovvio, di recente pero’ ho sentito una cosa interessante da un amico diventato papa’; al di la’ delle solite cose : ma riesci a dormire la notte ?, certo che un figlio cambia la vita etc. mi diceva che al lavoro si sente molto piu’ produttivo e veloce riuscendo come non mai prima a mettere a fuoco le cose veramente importanti e a tralasciare quelle che magari per abitudine si continua a fare ma sono fonti di dispersione di tempo ed energia senza particolare valore.

back to black

verosimilmente questo e’ il periodo piu’ lungo di assenza dal mio blog dalla sua nascita, niente di particolare, solamente una fine di 2007 dal punto di vista lavorativo notevolmente intensa che si protrae unita ad alibi talmente comuni che non val la pena di esporre, tutti hanno poco tempo, etc. etc. Pero’ un po’ il blog mi è mancato, come occasione di esprimere qualcosa e magari un giorno di ritornare sulle mie tracce e capire meglio come sono andate le cose. Ma forse capire e’ un atto interessante ma non cosi’ necessario, forse c’e’ solo bisogno di evolve-re o magari di una discontinuita’. vabbe’ per oggi non sottopongo ad ulteriore lavoro il neurone residuo.

strepitoso benigni

Si dice spesso che in tv e sulla RAI non ci sia niente di bello da vedere, pero’ lo spettacolo di Benigni stasera tra i fatti del nostro tempo e il quinto canto dell’inferno di Dante e’ una delle cose più memorabili viste da parecchio tempo a questa parte

per dormire c’e’ tempo quando si e’ morti

quante volte la pigrizia o l’inerzia fermano dal volere fare, creare qualcosa ? certo ci sono attivita’ che richiedono poche energie mentali o fisiche e istintivamente sono attraenti, ma alla fine cosa rimane ? Il tempo libero, generalmente, con il passare degli anni non aumenta e quella cosa potrebbe svanire. Quello che non vorrei perdere di vista e’ che se c’e’ una cosa, che sia piccola o grande non importa, che penso di voler fare, farla e basta; se anche domani la sveglia suonera’ dopo solo cinque ore di sonno, va bene cosi’.

there’s magic in the night

Lascio perdere in partenza l’idea di fare una “recensione” del nuovo disco di Springsteen : Magic, mettiamola così, da quando venerdì entrando da mediaworld lo trovo già lì con un giorno di anticipo e lo porto a casa non ho smesso di sentirlo, nell’ipod, sul divano, in macchina col pretesto di fare qualche chilometro in piu’ per non far finire una canzone. Ci sono echi di suoni già sentiti ma anche sfumature struggenti, non diventerà forse una pietra miliare della sua discografia ma emoziona : ho perso il conto delle volte che ho sentito la title track, sara’ che e’ breve, meno di tre minuti e quindi il rewind si impone; mi fa venire un sottile brivido, apparentemente tranquilla ma basta leggere il testo e scoprire come vira verso scenari per nulla rassicuranti. In tutto il disco c’e’ energia ma anche spaesamento, non ci sono troppe certezze ma dubbi : ” Trust none of what you hear And less of what you see” dice in Magic e nelle varie tracce mi sembra sia assente anche quella dimensione “spirituale” che spingeva a rialzarsi come in The Rising.
Ci sono chitarre in molti strati e la batteria che rimette in marcia la band, il sound è “coerente” nel disco, cioè ci sono molte canzoni interessanti, forse non troppo diverse tra loro e questo è uno solo dei punti di contatto con un altro disco che sto apprezzando in questo periodo : Lifeline di Ben Harper, ma lascio al prossimo post l’argomento, nel frattempo una buona lettura su Magic è questo post dal blog di Ermanno Labianca