flashing thru the weeks

due mesi senza postare penso siano il gap piu’ lungo da quando questo blog e’ online. il tempo scorre veloce e guardandomi indietro ho solo flash rapidi come illuminati da uo strobo nella notte. A luglio si e’ viaggiato ancora per lavoro, verso trieste scoprendo l’insospettabile ripostiglio per la giacca su un vecchio intercity a cui si accede ruotando di 90 gradi lo schienale. Sono tornato in Portogallo, a Porto vagabondando tra viuzze e case decadenti e poi ancora a San Marino, scoprendo un negozio di strumenti musicali notevolissimo e in un altro negozio incontrando un commesso audiofilo i cui consigli hanno influenzato complicandola la scelta dell’acquisto del sistema audio. Il tutto per concludere in bellezza con viaggio a Madrid ritornando sui luoghi di un capodanno di qualche anno fa.
Quest’anno (almeno per ora) niente aggiornamenti nella sezione viaggi avendo optato per avviare la casa nuova, tra scelta di sistemi per l’home entertainment, assemblaggio di scaffali e scarpiera, cablaggi vari e assortiti e un’infinita’ di cose da fare.
Agosto se ne e’ andato e settembre ha visto il ritorno di impegni di lavoro assortiti che rendono il mio calendario di outlook una scacchiera colorata. ora si tratta di far incastrare tutti i pezzi di nuovo e continuare perche’ il tempo non si ferma comunque.

ermo colle

In un mese questa e’ la seconda volta che mi capita di passare (per lavoro) dalle Marche, verosimilmente almeno una dozzina di anni di latitanza. Cosi’ dopo un viaggio Milano-Fabriano segnato dal crescendo di temperature registrate (si e’ visto un 39 gradi e non era febbre) siamo approdati la sera in quel di Recanati, attraversando colline , campi di grano e girasole e cave assortite. L’hotel Gallery e’ decisamente carino ed elegante, nel centro storico ma assolutamente recente, dalla terrazza si gode della vista sulla vallata e in camera c’e’ internet high speed aggratis (via lan) Altri dettagli : il condizionamento si piazza su off appena si apre la porta della terrazza e nel bagno lo specchio ingranditore per farsi la barba (essenziale per me) ha una forma quadrata invece del solito tondo . La sera una brezza che ripagava della temperatura africana ci raggiungeva al ristorante Torre Antica , non male la coda di rospo in potacchio . Al risveglio stamane il sole gia’ sembra promettere una bella giornata, ma la temperatura e’ ancora gradevole.

Lisbon Story part II

La seconda giornata a Lisbona mi ha lasciato un dolce sapore in bocca, metaforicamente ma anche merito del bolo de arroz e soprattutto del pastel de nata , il primo una sorta di muffin cilindrico con farina di riso (arroz) e il pastel dove una delicata sfogliatella, piu’ leggera di quella napoletana per capirci, abbraccia un nucleo di dolce crema pasticcera.
L’altra cosa che mi viene in mente e’ la facilita’ con cui si riesce a trovare e fermare i taxi dal particolare colore avorio, un aspetto utile specialmente se per lavoro bisogna passare in fretta da un posto all’altro, oltretutto tariffe per spostamenti cittadini sotto i cinque euro che a milano scattano praticamente appena saliti. Ci sarebbero altre cose, e molte di piu’ che vorrei approfondire, magari in una prossima visita da viaggiatore.

Lisbon Story part I

L’ultima volta che ero stato a Lisbona avevo 15 anni, meno della meta’ di quelli che ho ora. Oggi invece sono qui per lavoro, pero’ tra una visita e l’altra e un po’ di passeggiata serale sto scoprendo una città interessante, un misto di scorci antichi e un po’ decadenti e molte costruzioni rinnovate e moderne. Il palato e’ stuzzicato dai piccoli ristoranti e ieri non mi sono fatto mancare il classico bacalao al forno ma anche le pastelerie mi tentano con temibili bombe caloriche a cui e’ difficile resistere. Tra le immagini architettoniche che mi hanno colpito, l’elevador de santa justa e la zona di baixa chiado. Il sole splende ancora fuori e vediamo di esplorare ancora qualche angolo prima di far ritorno a casa domani.

can’t stop

Sembra che da qualsiasi aeroporto e ora io parta, non riesco ad arrivare a Madrid in albergo prima della mezzanotte. Ieri e’ stato per l’assistente di volo ribelle con volo traslato da linate a malpensa. Comunque Madrid e’ solo l’ultima tappa di un paio di settimane erratiche quasi senza soluzione di continuita’ tra Londra, Torino, Sondrio, Jesi, Milano Marittima (per lavoro) chissa’ magari prima o poi si riesce a tirare il fiato.

evolution revolution /dev-olution

Premetto il mio mestiere non e’ il programmatore o il web designer, quello che so fare l’ho provato direttamente senza basi teoriche o leggermi manuali e specifiche; sara’ per questo che spesso nel fare un sito o una pagina tendo a recuperare cose gia’ fatte e riadattarle. Pratica utile indubbiamente per risparmiare tempo e perche’ non sempre bisogna reinventare la ruota, pero’ se ci sono degli errori o delle lacune queste si trascinano per inerzia.
Allora l’occasione per un nuovo progetto puo’ far pensare e andare un po’ a fondo e cercare almeno di capire quelle cose basilari come l’utilizzo sensato dei css per gestire interamente il layout di una pagina, senza limitarli alle caratteristiche dei font e dover usare (come questo stesso sito fa da quando esiste) le tabelle.
A volte poi cambiare fa emergere i limiti di un approccio usato da sempre : nel sito a cui sto lavorando ci sara’ una sezione aggiornata come un blog ecome motore di blog io ho usato blogger.com dal 2001 oppure una piccola applicazione che ho fatto io in asp e access. Ora su un altro hosting ho provato una versione di WordPress che e’ interessante anche se mi sembra un po’ limitata dal provider (register.it). Superando le inibizioni da php e mysql ho pero’ installato sul mio pc in locale (win xp) XAMPP e quindi WordPress 2.1.3 (installazione veramente agile e rapida) e in effetti ci sono belle funzionalita’ che lo rendono apprezzabili.

In sintesi, nella programmazione (e non solo) per migliorare e crescere a volte bisogna fermarsi e non rifare solo le stesse cose, capire innanzitutto e sperimentare cose nuove.

solo come un cane

Di fronte a dove abito c’e’ una casetta dove vive una coppia giovane e un cane. Un bel cagnone, non sono esperto di razze, ma colpisce l’espressione mite e buona. Questa coppia non c’e’ praticamente mai e nel weekend se ne vanno lasciandogli la ciotola con il cibo; il cane passa tutto il suo tempo da solo nel piccolo cortile e orto, si lamenta e piange (direi) con un suono che riesce ad esprimere la sua pena. Certo avra’ il cibo (anche se spesso i padroni la domenica si svegliano a mezzogiorno e lui attende con lo sguardo fisso sulla porta che qualcuno scenda) ma magari gli piacerebbe giocare o essere portato fuori; invece vaga nel cortile dove oltretutto direi che i suoi padroni non si preoccupino di pulire. A me i cani non piacciono particolarmente e probabilmente non ne prendero’ mai, ma penso che chi decide di tenerne uno, debba anche prendersene cura e questo non sia solo una ciotola di cibo.
L’altro giorno ha scavato una buca enorme nell’orto, secondo me cercava di prepararsi la fossa, o magari voleva vedere se scavando arrivava in cina.

Bluetooth Vista and blue guy

Io ho attivato il mio cellulare bluetooth quando ho visto in stazione questa pubblicita’ pseudo-interattiva di Windows Vista. Mi aspettavo una qualche reazione, se non con un messaggio, magari dal tipo vestito di blu discendente dalla pelle scura del re haraald I di Danimarca che avrebbe potuto improvvisare un happening estemporaneo. Forse il fatto che il pannello avesse un cavo per l’alimentazione che finiva nel vuoto ha vanificato il tutto…