si, viaggiare

ma fondamentalmente per lavoro… solitamente in questo periodo mi sarei aspettato una certa riduzione della mole di lavoro causa ferie, invece la statistica non mi da’ ragione quest anno e cosi’ ecco inanellare nell’arco di pochi giorni trasferte a roma, parigi e prima della fine del mese trieste e verosimilmente di nuovo roma. atene invece rimandata, si vede che almeno li’ per trovare i clienti bisogna andare su qualche spiaggia.

per quanto riguarda parigi tra gli highlights (non lavorativi) la scoperta casuale di un museo “etnico” (Musee du quai Branly) in rue de l’universite’ mentre vagavamo sotto il sole domenicale cocente in navigazione a vista verso la tour eiffel. Non casuale, ma su azzeccata segnalazione di gente del luogo, la scoperta del ristorante “chez paul” in rue charonne (vicino place de la bastille) come dire: da me… E’ un posto molto vintage con menu’ scritti a mano, cucina tradizionale con carne deliziosa che abbiamo accompagnato con rotondo vino della provenza e dolci assolutamente memorabili. Dopo tutto questo lavoro per agosto vorrei viaggiare fondamentalmente per vacanza, forse dovrei indossare una maglietta che ho visto in giro : besoin de vacances…

as the years go by

senza nessuna cerimonia ufficiale o un regalo di compleanno (che so’ un restyling), sono passati cinque anni da che questo sito e il relativo blog sono online, cinque anni, un periodo di solito associato a cicli scolastici, e comunque un bel po’, se poi ci penso in realta’ sono dieci gli anni ormai da cui ho una qualche presenza su internet, mi ricordo ancora la prima pagina, orribile e giusto per dire “ci sono” su geocities, con una tabella per mostrare gli incredibili vantaggi della cache asincrona su non mi ricordo che processore. Se poi vado a ritroso sono ancora di piu’ gli anni in cui prima del sito comunque avevo fatto una qualche esperienza “telematica”, direi nel 1995 il primo collegamento a internet e i newsgroup o e-mail con amici di studio. e per risalire agli albori nel 1992 il primo collegamento con una BBS, termine che immagino molti navigatori odierni ignorino, come pure il fatto di collegarsi con modem a 14.4k e avere schermate “stile dos”. eh come passa il tempo.

compagni di scuola

Negli ultimi tempi mi e’ capitato un paio di volte di rispolverare le foto di fine anno scolastico per rivedere alcuni volti di compagni di scuola. Se non si e’ stabilito un rapporto che superi le mura dell’aula difficilmente una volta finita la scuola si rimane in contatto. Certo si puo’ venire a sapere di alcuni che sono andati a lavorare in altri continenti, di altri che si sono sposati, avuto bambini e poi separati e di altre traversie che la vita puo’ riservare.
Oppure da una televisione locale sentire un nome che ti ricorda quella persona e venire a sapere ha perso la vita in un incidente in moto in citta’ . Sfogliare le foto della quinta elementare vedere che era proprio il bambino seduto di fianco a te, quello con la firmetta piu’ piccola tra tutte, e sapere che le nostre strade non si rincontreranno, almeno in questa vita. Altre che invece si potranno incrociare sono quelle di una coppia di alumni che da compagni di scuola sono diventati marito e moglie, con lei in dolce attesa. E cosi’ e’ una sorpresa rivederli dopo 17 anni e scoprire che sono praticamente vicini di condominio nella nostra nuova casetta.

don’t come knocking

mi piacciono i film di Wim Wenders, quegli scenari a volte dilatati, accompagnati di solito da una buona colonna sonora e sprazzi di tecnologia, in “non bussare alla mia porta” ci sono gli scenari del west americano, lo Utah che mancano all’appello dei miei viaggi, ma c’e’ il Montana o meglio la citta’ di Butte (ci sono passato vicino nel mio viaggio nel 1999 nel midwest : North/South Dakota, Montana, Wyoming). poca tecnologia , giusto una fugace apparizione di un mac, si vede che apple gli piace. Dal DVD un paio di cose che non sapevo : lo sceneggiatore e’ Sam Shepard che e’ anche il protagonista maschile, sposato con Jessica Lange, che qui ha un ruolo centrale.

it’s hard to make a stand

due giorni a rimini, per l’italian trading forum, un evento con vari momenti di formazione e incontri degli online traders, un pubblico eterogeneo: dallo studente che e’ convinto di aver trovato la formula matematica che lo rendera’ ricco al pensionato che comunque fa trading sul bund. C’e’ un afflusso notevole e appassionato ai vari temi, la cosa interessante e’ che molto spesso le esigenze e la preparazione di trader privati sono simili o superiori a quelle di clienti istituzionali.

Tra le note negative il fatto di essere in piedi per la maggior parte del tempo da due giorni per fare demo allo stand di cui siamo ospiti, tra quelle positive l’essere tornato a cenare al ristorante la sangiovesa a santarcangelo di romagna, delizioso sia per la cucina che per l’ambientazione tra mattoni a vista e stufe artistiche. Tra l’altro non sapevo che sotto santarcangelo si dipana un nugolo di grotte collegate, da esplorare.

da Maratona alla maratona

E’ stato un weekend “esteso” piuttosto vario e interessante, iniziato giovedi’ quando verso l’una di notte in taxi mi sembra di riuscire a leggere un cartello per maratona, tra l’aeroporto e Atene citta’ dove arrivo per un viaggio di lavoro. Fondamentalmente solo lavoro non avendo tempo per arricchire, come mi piace fare se c’e’ tempo libero, la conoscenza del posto. Quindi solo un nescafe frappe’ with milk and sugar e una tiropita per ricordarmi dove ero e vista la mia passione per le icone, vorra’ dire che il museo bizantino mi aspettera’ la prossima volta.
Poi si arriva a sabato, con il matrimonio di un caro amico dai tempi del liceo, ottima la scelta del posto in un castello del biellese e tutto l’insieme. Sara’ per smaltire il banchetto nuziale che il primo maggio eccoci alla maratona del riso (anche se lo ammetto abbiamo fatto la corsetta da 3 km e non la maratona vera e propria, ma da qualche parte bisogna iniziare). Il mio girovita ringrazia e si uniscono anche i polpaccetti cementati, dissente un po’ il ginocchio destro ma lui e’ sempre cosi’.

can’t stop to save my soul

dopo giornate di lavoro intense, oggi il clima pre-festivo si sente: tempi dimezzati viaggiando in macchina, poche e-mail, telefono pressoche’ silenzioso, quella sensazione da ultimo giorno di scuola, anche se qui di vacanze all’orizzonte prossimo ancora non se ne vedono; teniamo duro

dreams don’t stop

mi accorgo quando mi sveglio piu’ o meno improvvisamente che il cervello lavora e lavora e si immagina fantastici letti con incorporata cabina doccia oppure un geniale sistema di fornitura elettrica per la rete francese con dei bombolotti da collegare come quelli per l’acqua in ufficio. Ma anche ad occhi aperti si puo’ sognare di gatti blu che ravanano all’interno di tre ovali e dall’ovale passare a sabbia dorata e porcellanata da incastonare tra una lavagna vulcanica e un blu ancora piu’ profondo. Perche’ poi quando vedi subito la prima volta la sabbia giusta, si potrai pure girare altre sette spiagge ma sai che non puoi sbagliare, come un arciere bendato che colpisce il bersaglio.

architetture possibili

probabilmente se avessi scelto la strada dall’architettura, ora troverei piu’ facile predisporre la nuova casa in modo che prima o poi sia abitabile, ma forse no, visto che il mio interesse era piu’ per gli aspetti strutturali che non per l’arredameno o il design. comunque l’importante e’ andare avanti, ritagliare un po’ di tempo e districarsi tra le piastrelle, il frigo, locale per locale fino a potersi godere il risultato.

interattivita’ analogica

C’e’ un analogia tra la musica e internet, almeno dal mio punto di vista, si tratta di due media che lasciano spazio personale all’interazione. Voglio dire : dopo aver ascoltato buona musica ti viene voglia di crearla, o per lo meno, ri-crearla. Cosi’ come internet, ti imbatti un sito fatto bene e ne puoi trovare ispirazione per creare qualcosa, cosa che non accade che ne so’ con la televisione o il cinema.

Ho avuto strumenti musicali in giro da quando ero piccolo, ma diciamola tutta, sara’ il mio scarso talento musicale o il fatto di avere molti interessi diversi, non e’ che abbia approfondito mai bene o sappia suonare decentemente qualcosa, specialmente ora.

La cosa che mi colpisce e’ che grazie alla tecnologia ora su un pc normalissimo si riescono ad avere a disposizione strumenti virtuali e sonorita’ che un tempo avrebbero
richiesto solo l’originale. Certo la storia della sintesi elettronica del suono e’ lunga ma e’ anche interessante vedere che in molti casi va a ritroso : cercando di recuperare sonorita’ analogiche proprie di strumenti di 30 o 40 anni fa. : un esempio l’organo B4 della Native Instruments che riproduce a mio parere in maniera notevole il suono mitico dell’Hammond B3. Non solo l’orecchio ma anche l’occhio e’ soddisfatto, vedete i dettagli sul loro sito.

Si tratta comunque di strumenti a tastiera, quindi con un input “digitale”, la mia ultima scoperta invece e’ la possibilita’ di riprodurre il suono di ampli a valvole e di pilotarli con una normale chitarra elettrica, et voila’ con Simulanalog (oltretutto freeware) basta infilare il cavo della chitarra nel line in della scheda audio e trovarsi in uscita il suono di un Marhall JCM900 o un Fender Twin del 1969.

Certo, poi bisognerebbe saperla suonare, ma quello e’ un altro discorso