mi sono arrivati altri bootleg che attendevo da un po’, in questo caso quattro concerti di Ben Harper e uno in particolare, a Piermont, NY del 1994 mi fa venire in mente che scambiare queste registrazioni e’ un modo come un altro di viaggiare nel tempo e nello spazio, e in particolare quel concerto ha un atmosfera molto intima e con poche persone, vuoi perche’ era proprio agli inizi, sentendolo ieri in cuffia in camera sentivo cosi’ nitidamente i passi e i rumori del pubblico (oltre a voce e chitarra ovviamente) che ho dovuto togliermela per essere sicuro che qualcuno non stesse camminando vicino a me

e dopo giorni di pioggia pressoche’ ininterrotta, almeno questa sera siamo stati premiati con la visione di un arcobaleno e mi ri-cito ricordando un proverbio dei nativi americani che dice che l’arcobaleno della gioia si forma dopo una pioggia di lacrime; per tutti quelli che hanno la gioia dentro e aspettano (e fanno qualcosa per)che le nuvole scure si allontanino

a volte e’ solo una questione di dettagli, saper camminare con lo sguardo in alto per riuscire a coglierli.

non bastava la pioggia battente per tutta la notte e per il mattino, mi veniva in mente when we’ll wake up some morning rain we’ll take away our pain, ma dove ? meglio stare sotto le copertine, qui ora sto bloggando dal treno (via cello/ir dal mio IBM T22) con un treno davanti a noi fermo perche’ il locomotore e’ bloccato…la pazienza e’ la virtu’ dei forti

e’ stato bello tornare a Officinalia al castello di Belgioioso tra cibi natuali e bio (comprese temibili salsine piccanti) e arredamento ergonomico ci sono vari spunti interessanti, il tutto nella cornice del castello che vede tra l’altro un paio di sale con dei trompe l’oeil notevoli. Il giardino inoltre e’ impreziosito da queste statue orientaleggianti, e ben si sposano quelli che praticano e fanno dimostrazioni di tai chi e yoga. E comunque grande soddisfazione nell’essermi portato via un didgeridoo ora rimane solo da impratichirsi in modo da passare dal suono attuale suono modello scorreggina di elefante zoppo ad una vibrazione potente e profonda in grado di smuovere la terra

mi sta acchiappando questa compilation : Funkadelica a cura dei Feel Good Productions (sembra strano ma questi sono italiani anche se con varie esperienze oltremanica), per maggiori info qui o qui direttamente per il video di Feel Good Vibe

e’ piuttosto imbarazzante che alcuni tasti del mio cellulare, Siemens S25 decidano di non funzionare in maniera randomica ( in questo momento non vanno il 7, l’8 e il 9 e anche comporre SMS diventa un po’ difficile, almeno per quello ho installato PhoneMan sul mio palmare : ipaq 3600 che via infrarossi parla col cello e inoltra i miei sms, e’ un dirty geek hack ma almeno funziona

dovendo cercare un riferimento perche’ e’ bello che un weblog sia aggiornato, idealmente almeno ogni giorno si potrebbe citare Plinio il Vecchio :

“Nulla dies sine linea” : non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga. (trovato qui eh eh cosi’ per oggi la mia parte l’avrei fatta…

c’e’ qualcosa di piuttosto rituale nel cambiare le corde ad una chitarra elettrica, smollare le brugoline che tengono serrate le corde, sfilarle, approfittarne per dare una lucidata alla tastiera, mettere quelle nuove una ad una, accordare, eventualmente aggiustare le molle del ponte fluttuante per il vibrato, e poi attaccare e schitarrare e darci di leva del vibrato per assestare tutto, sentirle belle metalliche e frizzanti, nel frattempo che le valvoline del mio pre si scaldano e dalle feritoie si vede questo colore incandescente modello brace nel caminetto