un articolo breve ma interessante sull’hacking e scritto almeno con cognizione di causa. Se c’e’ una cosa che mi infastidisce sono gli articoli o peggio i servizi in tv che dipingono gli hacker come minaccia per il mondo sviluppato e non hanno idea nemmeno di cosa parlano ( ne era uscito uno su panorama next online veramente patetico, al punto che loro stessi hanno fatto marcia indietro) . Ho sempre ammirato l’ingegnosita’ tecnica dell’hacker, intendo dell’hacker propriamente detto: quello per cui la colpa e’ la curiosita’ ma che comunque non intende compiere danno oppure peggio approfittare economicamente della situazione, chi ha un’etica, chi si appassiona alla sfida intellettuale di trovare un’alternativa, un trucco (hack) per superare i limiti imposti dai sistemi.
comunque riassumendo la visita londinese, forse la cosa veramente interessante della citta’ sono queste microcomunita’ e quello che ci gira’ attorno, cioe’ potete trovare la libreria specializzata in temi gay & lesbian piuttosto che il negozio di abbigliamento post psichedelico o quello per club addicts, come pure ad un livello ulteriore le varie chinatown o i quartieri residenziali di varie etnie o profili economici, come dire un bel minestrone con i pezzi ben visibili. Non mi sembra di aver notato cose particolarmente evidenti (e in poche ore da pseudo turista devono essere molto evidenti) cioe’ mi ricordo in passato che mi colpivano la quantita’ di ragazze anche in inverno con gonne corte e senza calze, qui ora mi sembrano meno diffuse, oppure la diffusione di caffetterie da starbucks e vari cloni, ora boh, forse i soup bar
Come diceva una mia amica (italiana) l’altra sera a cena, Londra e’ una bella citta’,se non ci fossero gli inglesi meglio ancora. In effetti anche se non sono per le generalizzazioni ma ci sono proprio alcune cose che non riesco a capire, in primis il loro concetto di divertimento abbinato all’alcool : cioe’ usciamo dal meeting , pub e via di vino bianco ad oltranza (a stomaco vuoto), ristorante e si parte da champagne, a seguire rosso francese e qui oh, che il bicchiere non rimanga vuoto, anzi ‘sta gente te lo riempe quando e’ oltre meta’ , inconcepibile. poi una serie non indifferente di giri di wodka e qui io mollo il colpo perche’ mi sembra piu’ che sufficiente ma mi risulta che altra gente ha continuato.E’ proprio l’idea di stonarsi come massimo divertimento, mah, quasi quasi prendetevi un ‘mbuto e versatevi qualche litrazzo di alcol gia’ che ci siete. Cioe’, tutto sommato questa e’ la 6a volta che sono a londra negli ultimi due anni , fondamentalmente per lavoro, e questo genere di situazioni possono essere tollerabili, ma se ci vivessi, l’idea di sottopormi a simili esperienze ripetute mi lascerebbe molto perplesso, penso che opterei per una social life molto appartata o comunque il piu’ possibile alchool free
I survived potrei dire…: 10 ore di meeting , molte (troppe?) parole, la classica tendenza alla fuffa e alla difficolta’, per carita’ giustificabile, di cristallizzare il discorso in cose concrete e tangibili e fattibili, in compenso caffe’ in abbondanza, biscottini e cioccolatini, il tutto stando seduti ha sbilanciato il mio profilo calorico, meno male che ieri in pratica ho camminato per 6 ore in giro per Londra fino che i piedi facevano male, giro classico : covent garden, tottehnahm (compresa denmark st. con tutti i negozietti di strumenti musicali), oxford, regent (carnaby) piccadilly e poi salto da harrods giusto per vedere quanto e’ sterminato il posto
uhm sara’ dura resistere a questo meeting fino alle 18…
uscire di casa alle 5.55, nebbia da tagliare col coltello, ma miracolosamente tra tutti i voli cancellati il mio e’ partito e poco dopo bucava la nebbia modello yogurtone per atterrare con un po’ di ritardo nel cielo grigetto di londra dove con temperatura relativamente mite (10c) gia’ si vedono gente che fa cigarette break in maniche corte.Tra telefonate di lavoro e salto in albergo ora sono qui con my friend giuseppe, pranzo e poi via al vaganbondaggio pomeridiano
telefona_ meeting rimandato_ meeting _finisci_questionario_ finisci_presentazione_ telefona_ spedisci_email_con_materiali_controllo posta personale . . . . wow mooolto interessante, mi ci ritrovo, t e l e f o n a t a, _riprendi_mangia_controllo_ora aaaahhh_ritardo_chiama taxi_cliente in_centro….pufff e poi non e’ una maratona
e vincendo un po’ di pigrizia inerziale oggi sono tornato in palestra . eh devo dire che dopo quasi un paio d’ore mi sento bello cotto a puntino, mi mancava la sensazione fisica della fatica e sentire il sudore sulla fronte come quella della soddisfazione alla fine, dopo una bella doccia tonificante, ora speriamo solo di non aver esagerato come primo giorno e che non si manifesti troppa stanchezza diciamo verso martedi’, perche’ ? London calling e il ciampa risponde…
a giudicare dal rapporto dell’ Eurispes siamo un paese di creduloni che spendono vagonate di soldi da maghi, fattucchiere e cialtroni assortiti. Che dire, il tutto mi fa un po’ pena, primo perche’ testimonia una certa superficialita’ e poi il trionfo di quella che ani direbbe “the culture of quick fix prescription” : sto male, ho problemi economici, ecco c’e’ il maghetto che mi sistema, e toh’ vuole qualche denaro. Io non sono contro l’esoterismo, sono convinto che la maggior parte siano ciarlatani, pero’ c’e’ un criterio che una volta una persona mi aveva indicato : se qualcuno veramente ha delle doti, le mette a disposizione degli altri senza pretendere nulla in cambio. se poi funziona, tanto meglio. Per quello che se sento puzza di soldi abbinati al resto gia’ c’e’ qualcosa che non va. Poi se si e’ interessati ad argomenti “off the beaten track”, bene, approfonditeli se vi va, ma non cascateci, ehm giustappunto sto consultando la tabella delle effemeridi, ho aperto il mio software preferito per la generazione della carta del cielo e ora mi ricontrollo una cosa dall’introduzione all’astrologia di Lisa Morpurgo…
ma guarda… tempo fa avevo avuto un’idea su un’applicazione per “tracciare” l’andamento di certe variabili, come dire, emozionali, l’idea al tempo era di creare un’indice , tipo gli indici di borsa e poiche’ il morale in ufficio era basso avevamo pensato allo scaz index ™ pero’ oltre ad un foglio di lavoro in excel con tanti sliderini non ero andato, ora invece grazie a max scopro l’esistenza di moodstats. Spettacolare! , tutto e molto di piu’ di quanto sperassi, oltretutto con una GUI molto cool, la possibilita’ di inserire categorie personalizzate (magari incrociando i thread recenti, un coccole-index 😉 (c’e’ gia’ : cuddling) e di confrontarlo con quello di altre persone. Lo so che l’idea nel complesso sembra (e’ ?) abbastanza farlocca, non fosse per l’aspetto di “quantificare” le emozioni, pero’ qualcosa che fa pensare, anche se con leggerezza a come si sta e da dove si arriva e dove si va (trallalla’)