tempo di aggiornare i miei technotoys : dopo tempo immemorabile nel quale mi lamentavo della mancanza di zoom della mia macchina fotografica digitale: una Sony DSC F55 presa nel marzo 2000 , ho appena tra le mani un gingillo che e’ la Olympus C700 Ultrazoom che col suo 10X Ottico dovrebbe bastarmi, ora inizio a giocarci e vedo… comunque sono preparato : so gia’ che di qui a poco scopriro’ che comprandola in un altro posto sarebbe costata di meno e che c’e’ gia’ un nuovo supermodello che fa di piu’ , c’est la vie.
Ah e poi se ok, cerchero’ di vendere la Sony, anche se forse ho gia’ un acquirente… potrei far partire un asta right here.
Where the action is
All’inizio delle operazioni in Afghanistan si diceva che sarebbe stato un conflitto difficile da seguire, poca tv e immagini dal fronte a differenza della guerra nel Golfo, eppure servizi, foto, e altro li abbiamo ricevuti e hanno monopolizzato i telegiornali fino ad oggi. A volte non si pensa a come arrivano queste notizie, al fatto che sul campo ci sono giornalisti, fotografi, operatori che fanno il loro mestiere per farci avere le informazioni e forse ce ne accorgiamo quando leggiamo che queste persone rischiano la vita e la perdono; oggi quindi e’ un giorno almeno doppiamente triste per raccontare che la prima vittima italiana in Afghanistan e’ una giornalista del Corriere della Sera : Maria Grazia Cutuli e poi che anche due miei colleghi, Harry Burton e Azizullah Haidari sono morti assieme ad un giornalista spagnolo di El Mundo: Julio Fuentes.
Uno dei marketing motto della nostra azienda e’ :”where the action is” . Il fatto che ci siano persone che per il dovere dell’informazione non si tirano indietro e stanno dove non solo c’e’ action ma anche rischi e’ una testimonianza di impegno e serieta’ che non ha bisogno di commenti
Rumore di fondo
Tornato in ufficio dopo quasi una settimana di assenza e ho passato meta’ giornata principalmente a cancellare e-mail inutili, ad archiviarne (poche) degne di memoria, a leggere tra le righe di uno o due messaggi relativamente importanti. Mi viene in mente quando lavoravo alla mia tesi dove annoveravo l’e-mail e altri sistemi c.m.c. come strumenti di coordinamento e integrazione etc etc.
Entro in un autogrill e gia’ qui inizia la grande saga del natale: nel percorso labirintico inventato da geni del marketing cominciano a far capolino, pandori, panettoni, megacesti natalizi e cosi’ via, e tra breve nelle strade,anche se forse in tono minore quest anno, luminarie, vetrine addobbate etc etc.
Giro per le radio facendo zapping selvaggio in cerca di un canale dove fermarmi, per non parlare della televisione, qui e’ anche forse fin troppo facile sparlarne.. certo se dovessimo come per l’hi fi calcolare il rapporto segnale rumore dell’ambiente dove siamo immersi non so cosa ne uscirebbe.
ho perso il conto di quante volte negli ultimi giorni mi sono sentito “non volermi male” di Carmen Consoli, penso che la bambina impertinente mi abbia stregato, e si’ che io non ascolto quasi per nulla musica italiana (male dira’ qualcuno), non so, forse perche’ se una canzone e’ particolarmente stupida in italiano non riesco ad andare oltre 10 secondi, magari invece con la scusa dell’inglese, arrivano delle attenuanti generiche e il giudizio viene sospeso. Certo pero’ che a maggior ragione dove si trovano poesia e intensita’ in italiano, queste colpiscono ancora + forte.
beh certo che il HTML” se usi IE”>meta tag “keywords” di questa pagina e’ veramente notevole… grafica (ehm) e stile interessante per questo sito molto caldo, da non aprire se il capo sta arrivando alle vostre spalle o se ci sono bambini in giro…
e vai di male in peggio, now playing bronchitina… certo che bisogna ammettere che i designer di certi packaging di medicinali sono degli artisti, ho tra le mani questo simpatico gingillo erogatore di polverina per respirare meglio (no pubblicita’ pls) che con il look discoide violaceo in due toni e relativa apertura rotante potrebbe essere riconvertito rapidamente in un oggettino di culto, che ne so un lettore di mp3 o un minidrive portatile
Mi piacciono gli articoli che Massimo Gramellini scrive su La Stampa , li trovo brillanti e sempre in grado di far riflettere, come quello di oggi , leggetelo. Parla di Feliz Sanchez, un broker di Wall Street che si era licenziato il 10 settembre e quindi salvato dalla tragedia del WTC, aveva deciso di cambiare carriera e vita e tornare a Santo Domingo ed era sull’aereo che si e’ schiantato a Queens.
Giustamente quindi come dice Gramellini : “Una storia simile obbliga a schierarsi. O pensi che l’esistenza sia una boiata senza senso, un gioco perfido che si diverte con te come il gatto col topo e se oggi ti risparmia è solo per colpirti più duramente domani” o pensi che la vita abbia un disegno, per quanto arcano con forse anche un suo senso, io sarei per la seconda, anche se pensandoci sembra che la vita sia piu’ bizzarra dell’immaginazione, a volte almeno.
status : at home, reason being sick days ;( at least chance to incubate besides cold and cough some ideas about my web site or other random projects, first observation might be the language of this weblog, should i persist bloggin in english or just go in my native italian language, in the meantime i just added a css entry for my posts in italian
Chocolat
just saw Chocolat, the movie and i really enjoyed it, it’s a graceful story of how a revolution can start with sweetness (of course you might say, we’re talking about chocolate) and really how some things when done with love and caring for others can break habits and sweep away some moral authoritarianism and let people be free to do what they enjoy. Juliette Binoche is just charming as usual i’d add.
Purtroppo nella versione DVD per il noleggio in Italia non si puo’ accedere ai contenuti extra e inoltre la scelta delle lingue e’ limitata, ad esempio l’inglese ha per forza i sottotitoli in italiano, peccato.
It all begun when i was 12 yo, age when most youngsters go and play soccer, well i was playing with soldering iron and built a totally useless yet cool electronic circuit to convert light to sound. So no wonder that after all this time i still know how to put together a couple of resistors and capacitors and my power supply for MCE 5 mic to Minidisc is done, at least in that prototype i just had confirmation that the schematics make sense and the wiring is as expected.
I could not get there without the help of this guy, a real sound expert and of the support people at Beyerdynamic. More detail in the tech section when the full circuit is in place.